25 cinque anni con la testa tra le nuvole: il Centro Fumetto “Andrea Pazienza”
In venticinque anni se ne sono viste tante nel mondo dei fumetti, fumettisti e fumettari. Si è passati dagli anni del collezionismo diffuso, alla crisi del caro carta, dall’invasione nipponica all’avvento del fumetto digitale. Tenersi a galla in questo periglioso viaggio non è stato affatto facile e il Centro Fumetto “Andrea Pazienza” (CFAPAZ), non solo ha tenuto la rotta, ma è cresciuto e ha dato il meglio di se per la diffusione e l’evoluzione della cultura fumettistica in Italia. Abbiamo raggiunto Michele Ginevra, istruttore direttivo del Centro per farci raccontare degli eventi organizzati per festeggiare il traguardo del quarto di secolo di attività.
Sono Cose Serie (SCS): Cominciamo subito con le domande difficili: il Centro Fumetto Andrea Pazienza compie 25 anni di attività…ma come spiegheresti che cos’è e cosa significa il CFAPAZ oggi a qualcuno che non lo conosce?
Michele Ginevra (MG): CFAPAZ è “l’acronimo” di Centro Fumetto “Andrea Pazienza”, struttura che si propone di valorizzare il linguaggio del fumetto i suoi autori e le loro opere. Le finalità sono culturali e aggregative, e sono perseguite attraverso numerose attività: una biblioteca con 55.000 tra volumi e albi, mostre, incontri, pubblicazioni, concorsi, partecipazioni a fiere e manifestazioni e molto altro. Il CFAPAZ è una risorsa a disposizione e un ottimo ambiente da frequentare.
SCS: Perché intitolarlo ad Andrea Pazienza? Chi è e cosa rappresenta questo autore per voi?
MG: Pazienza è stato il cantore di una generazione e per molti aspetti è ancora un autore straordinariamente attuale. Abbiamo intitolato il Centro a lui perché ha rappresentato il meglio del nuovo fumetto italiano e ha utilizzato il linguaggio in tanti modi diversi e originali.
SCS: Tra le vostre tante iniziative avete anche un percorso editoriale (o forse meglio sarebbe dire numerosi percorsi): ce li vuoi raccontare?
MG: Abbiamo prodotto almeno duecento pubblicazioni tra libri e riviste. Possiamo ricordare la seconda serie di Schizzo, quando diventò nei primi anni novanta un ottimo magazine e una voce alternativa. Anche la successiva terza serie propose un approccio critico molto apprezzato. E poi le due collane di Schizzo Presenta che hanno lanciato moltissimi autori come Andrea Bruno, Stefano Misesti, Mabel Morri, Gianluca Costantini, Marco Corona, Luca Genovese… e anche internazionali come Zograf, Jessica Abel e Matt Madde.
SCS: Parliamo della mostra evento: tantissime cose in ballo tra la mostra vera e propria e gli interventi. Raccontala al nostro pubblico.
MG: È una mostra da vedere! Si divide in quattro sezioni: gli straordinari originali della collezione Nahmias, che vanno da Little Nemo ad Andrea Bruno, con pezzi incredibili di Eisner, Caniff, Herriman, Pazienza, Mattioli, Magnus, Raymond, Scarpa, Bottaro, Forest, Crepax…. è da vedere! Poi le foto di Isabella Damiani dedicate ad Andrea Pazienza, una sintesi delle ultime edizioni di Futuro Anteriore (il progetto che ogni anno valorizza autori emergenti in partnership con Napoli Comicon) e alcuni materiali sulle iniziative del Centro.
SCS: Alcuni eventi si sono già svolti, puoi dirci com’è stata ad oggi la risposta del pubblico?
MG: L’accoglienza è stata buona. Siamo a 500 presenze, con picchi in occasione dell’inaugurazione e degli incontri dedicati a Dylan Dog e Orfani. Speriamo di raddoppiare e raggiungere i 1000 visitatori. La mostra lo merita!
SCS: Come spesso accade, il vostro evento è legato anche ad un concorso artistico: parliamo di questo evento particolare, ancora una volta legato alla figura di Pazienza. Puoi anche dirci qualcosa sui lavori che avete ricevuto?
MG: Stiamo ancora aprendo le buste e registrando i dati. Ci sono cose interessanti, ma non possiamo anticipare nulla! Appuntamento alla premiazione nazionale che avverrà il prossimo 2 novembre alle 15,00 in occasione di Lucca Comics.
SCS: Qual è secondo il CFAPAZ lo stato di salute attuale del fumetto in Italia?
MG: Dipende da che punto di vista lo si guarda. Mai così tanti fumetti e di così alta qualità. Tantissimo fermento nel mondo delle autoproduzioni e della microeditoria. Ma poi, senza una grande distribuzione e grandi risorse diventa difficile trasformare la passione in lavoro. Inoltre ci sono le giovani generazioni da riconquistare. E c’è l’ambito digitale ancora tutto da scoprire.
SCS: Quanto conta la serialità nel fumetto per il CFAPAZ
MG: E’ una domanda strana se rivolta al CFAPAZ. Il Centro valorizza tutti i generi del fumetto. Seriale e graphic novel, manga e album francese, sono tutti moduli diversi, ma sempre riconducibili al fumetto come narrazione grafica. Il seriale in Italia è ancora solido, grazie soprattutto ad editori come Sergio Bonelli Editore e Astorina, che fidelizzano il pubblico con produzioni di buon livello.
SCS: Il CFAPAZ dopo i suoi 25: come lo vedi e quali altri progetti e iniziative sono in cantiere?
MG: Parteciperemo a Lucca Comics e abbiamo delle iniziative locali piuttosto particolari… A metà novembre ci sarà la Festa del Torrone, dedicata al dolce tipico della tradizione cremonese. La Festa è diventata una specie di Lucca Comics del dolce a base di torrone! Ci sono cose incredibili! Noi abbiamo realizzato la mascotte Cremoncino e realizzeremo del vivo illustrazioni e fumetti dedicati alle opere di Giuseppe Verdi.
Insomma, ci sono sempre buoni motivi per venire a Cremona…